I sanitari nel caso di specie sono stati ritenuti responsabili per aver effettuato tardivamente un intervento chirurgico, precisamente una erniectomia, causando nel paziente un’invalidità permanente. Per la Cassazione dovrà essere risarcito il danno non patrimoniale perché una tale condotta della struttura sanitaria non ha rispettato le regole della “buona pratica”, alla luce del fatto che la medicina non è una scienza esatta e si basa su dati statistici di successi/insuccessi correlati anche alla tempestività dell’intervento sul paziente.
Corte di Cassazione, Sez. III, Sentenza del 19/01/2016 n. 768