Iniziata alla Camera l’esame del testo di legge sulla sharing economy

La proposta di legge presentata il 27 gennaio 2016 ha iniziato il 3 maggio 2016 il suo iter alle commissioni riunite Trasporti e Attività produttive della Camera. L’Italia sarà il primo paese in Europa a regolamentare il settore della cosiddetta economia collaborativa, quell’economia che è cresciuta grazie alla rete e alle information technology e il cui consumo si basa non più sull’acquisto dei beni ma sull’utilizzo e scambio di degli stessi. Si cercherà di regolare le piattaforme di condivisione che dovranno iscriversi ad un registro elettronico nazionale tenuto dall’Antitrust.

L’esigenza di regolare il settore della sharing economy trova origine dal nuovo modello economico che si sta sviluppando in Europa, alla luce della crisi dei modelli economici tradizionali. L’avvento dell’era digitale ed in particolare dell’information technology ha permesso di diffondere il modello dell’economia collaborativa basata sull’utilizzo e scambio di beni e servizi. La proposta di legge ha come scopo la gestione e all’utilizzo delle piattaforme digitali per la condivisione di beni e di servizi che operano su mercati fornendo gli strumenti atti a garantire la trasparenza, l’equità fiscale, la leale concorrenza e la tutela dei consumatori. In particolare le piattaforme digitali dell’economia della condivisione saranno soggette al controllo dell’Agcm, potendo questa prevedere l’obbligo per i gestori di fornire o di richiedere agli utenti operatori la stipula di polizze assicurative per la copertura dei rischi tipici derivanti dalle attività di economia della condivisione. Inoltre le piattaforme digitali dovranno trasferire all’Istat tutte le informazioni statistiche su utenti, senza violare il diritto alla privacy, e fatturati in modo da costruire un quadro attendibile del peso economico della sharing economy in Italia.

Proposta di Legge n. 3564 in materia di sharing economy

 

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